Proseguiamo il ciclo di incontri per approfondimenti filosofici e letterari con la discussione , venerdì 8 ottobre, del testo collettaneo “Università e Movimenti: Teorie e Pratiche politiche dal 68 a oggi ” ( La città del sole, 2021), a cura di Anna Pia Ruoppo, Irene Viparelli e Marco Morra.
Il volume nasce dall’esigenza di fondo di discutere criticamente il rapporto dell’Università con la realtà sociale nel suo insieme e coi movimenti sociali e di contestazione in particolare. L’esigenza di fondo di questa domanda nasce dalla trasformazione dell’Università stessa, la quale, nella sua conversione ad apparato neoliberale del sapere-potere, centro di logiche produttivistiche e concorrenziali, sembra aver smarrito quel “primato sulla ricerca scientifica” che l’ha caratterizzata, con le naturali contraddizioni del caso, per lungo tempo.
A partire da queste contraddizioni, gli autori si interrogano sullo statuto critico del sapere e della ricerca nell’epoca neoliberale e sulle connessioni possibili con la prassi politica e l’orizzonte dell’emancipazione.
La seconda parte del volume quindi assume come oggetto di riflessione le sfide del presente, dal lavoro al transfemminismo, e le pratiche che possono strutturare il processo di emancipazione, come l’inchiesta, il mutualismo, il contropotere, soffermandosi anche sui problemi che presentano le democrazie rappresentative, sul rapporto decisivo e problematico tra analisi e prassi, conoscenza e forza materiale, spontaneismo e organizzazione, tenendo presente alcune esperienze reali come quella dell’ex opg di Napoli, del Catai di Padova, del Groupe de Recherches Matérialistes e dello URiT del Suor Orsola Benincasa.
Discutiamo il volume coi relatori Salvatore Tinè, dall’Università di Catania, e Paolo Cassetta, storico e studioso del movimento operaio. Al dibattito parteciperanno autori, curatori e attivisti della città.
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All’Asilo i concerti, gli spettacoli, le proiezioni, gli incontri sono ad ingresso libero. È gradito un contributo a piacere che serve ad abbattere le spese minime e a dotare gli spazi dei mezzi di produzione necessari alle lavoratrici e ai lavoratori dello spettacolo, dell’arte e della cultura per portare avanti la sperimentazione politica, giuridica e culturale avviata all’Asilo