Redditività civica

Cos’è la redditività civica dei beni comuni?

Nel chiedere il riconoscimento, ogni bene comune presenta al Comune un ‘Dossier delle attività’, allegato alla dichiarazione d’uso civico e collettivo urbano, che mostra la varietà delle iniziative e dei soggetti che usano gli spazi. Il dossier rende chiara l’accessibilità e la “redditività civica” dei beni comuni, cioè la capacità di ridistribuire le risorse e produrre un enorme valore culturale, sociale, politico e pedagogico.

Questa impostazione è in linea con quanto riportato nel parere tecnico alla Delibera di Giunta Comunale n. 446/2016 «l’interesse generale trova un alveo di valorizzazione che travalica il mero interesse finanziario arrivando finanche ad innescare l’inversione del processo di dismissione del patrimonio comunale in maniera selettiva e favorendo, tra l’altro, la rinascita spontanea degli usi collettivi in spazi pubblici. Tra gli altri la Corte dei Conti Veneto con deliberazione 716/2012/par ribadisce come “il Comune non deve perseguire, costantemente e necessariamente, un risultato soltanto economico in senso stretto nell’utilizzazione dei beni patrimoniali, ma, come ente a fini generali, deve anche curare gli interessi e promuovere lo sviluppo della comunità amministrata” o ancora “il principio generale di redditività del bene pubblico può essere mitigato o escluso ove venga perseguito un interesse pubblico equivalente o addirittura superiore rispetto a quello che viene perseguito mediante lo sfruttamento economico dei beni”. La mole di attività di impatto sociale e culturale svolte in questi luoghi dalla comunità di cittadini (di prossimità) insieme alla loro connotazione come veri e propri laboratori di cittadinanza nell’ambito dei quali si sviluppa capacità di autogoverno, di autoregolazione, di maturazione civica, invitano a collocare questi luoghi nell’alveo della sussidiarietà costituzionalmente garantita. In questo senso la PA locale “alleggerisce” la sua presenza in termini di government accentuando l’aspetto della governance quando comincia a considerare questi luoghi (generatori di capitale sociale e relazionale) come veri e propri ambienti di sviluppo civico assumendosi i relativi oneri». 

Riportiamo in questa pagina i dossier dei beni comuni in attesa di riconoscimento giuridico.