“Il racconto dell’ancella” di Margaret Atwood
Leggeremo pagine scelte del testo, che possono aiutare a fare un viaggio di sensazioni tra ciò che nel presente ci sta sconvolgendo e quello che nel mondo si sta scombinando…
Una sensazione di vuoto sembra avvolgerci, la natura si sta trasformando, l’abitare il mondo con i nostri corpi appare travolto.
Margaret Atwood ha iniziato a scrivere il romanzo nella primavera del 1984.
Alla fine del ventesimo secolo le superpotenze mondiali sono stremate e la Terra è devastata
dall’inquinamento radioattivo e chimico. Nel Nord America, a seguito di un golpe, si insedia un regime totalitario teocratico di ispirazione biblica vetero-testamentaria: la Repubblica di
Galaad” che, sin da subito, rende le donne asservite all’uomo per scopi riproduttivi, dichiara illegali le altre confessioni religiose, i matrimoni al di fuori della Chiesa di Stato e la lettura,
tranne che da parte di uomini e membri della gerarchia galaadiana.
I riottosi vengono eliminati o esiliati nelle colonie ove vengono impiegati nel trattamento e
smaltimento dei rifiuti tossici che hanno contaminato il pianeta. Le donne non fertili o troppo
anziane per essere ancora utili nei lavori più umili sono dichiarate “Nondonne” ed eliminate.
Guerre civili continuano tra le varie confessioni religiose e la Repubblica di Galaad mantiene il
controllo della popolazione e delle donne con il terrore. Da un giorno all’altro le donne sono
state private di ogni bene, ogni diritto e ogni libertà.
Il vertice della piramide sociale di Galaad è rappresentato dai Comandanti, gerarchi della
Repubblica e depositari del potere. Essi si dotano di Ancelle, donne fertili in stato di completo
asservimento, schiavizzate al solo scopo di procreare. Oltre alle ancelle, ai Comandanti dei
Fedeli, e alle Nondonne, vi sono altre categorie sociali: le Marte, ovvero le serve, gli Occhi,
membri dei servizi segreti, i Custodi ossia l’equivalente maschile delle Marte a cui i rapporti
con le donne sono vietati, gli Angeli, ossia i militari, le Mogli dei Comandanti e degli Angeli, le
Zie, guardiane del rigore morale delle donne, le Economogli, sposate a uomini di basso ceto
sociale, e le prostitute, la cui esistenza non è ufficialmente ammessa
L’Ancella protagonista, Offred (cioè Of-Fred, di-Fred, il suo padrone, perché le Ancelle non
hanno nome), prima di essere costretta a diventare ancella, conviveva con un uomo
divorziato, Luke, e con lui aveva avuto una bambina. In pochi mesi la sua vita cambia: viene
licenziata, il suo conto bancario azzerato e perseguitata per quello che viene considerato un
rapporto illegittimo (in quanto sono considerati validi solo i primi matrimoni). I due tentano
di espatriare con la figlia ma durante la fuga vengono arrestati: Luke sparisce, la figlia data in affidamento ad una delle famiglie di elevato rango sociale che non hanno figli L’ancella non
potrà più usare il suo nome di battesimo, Nella casa del Comandante la sua vita trascorre con
inerzia, tra le angherie della moglie del padrone, che subisce con stizza le rituali copule del
marito con la sua ancella (che avvengono a scansione mensile, nel periodo fertile di
quest’ultima), sperando comunque di avere un figlio da accudire in quanto sarebbe l’unico mezzo per ottenere una certa considerazione sociale. La protagonista è solo l’ultima di una
serie di ancelle affidate al Comandante (probabilmente sterile come la moglie), l’ultima delle quali si era suicidata non prima di aver inciso con uno spillo nell’armadio della sua camera
una frase: “Nolite te bastardes carborundorum” (tradotta: “che i bastardi non ti schiaccino”).
Il Comandante, nonostante il divieto di intimità con l’ancella – che non sia l’atto sessuale
consumato in presenza della moglie e di tutta la servitù riunita – inizia a frequentarla di nascosto e giocano a Scarabeo; lui le permette di leggere alcune riviste che prima dell’avvento
del regime di Galaad erano dedicate ad un pubblico femminile. Successivamente, le pretese
del Comandante si fanno più pericolose.
La donna è costretta ad annullare la propria personalità e ad accettare le attenzioni e i capricci
del Comandante che, in questo modo, vuole affermare il suo controllo e il suo potere.
La moglie del Comandante, Serena Joy, sa che il marito è sterile ma non può ammetterlo
pubblicamente, poiché secondo l’interpretazione biblica fatta dai teologi di Galaad, solo alla
donna e non all’uomo può essere imputata la sterilità; per uscire dall’impasse, pur di avere un
bambino da accudire e liberarsi una volta per tutte della presenza delle ancelle nella casa,
suggerisce a Offred di lasciarsi mettere incinta.
Il romanzo termina con la scoperta di audiocassette, tanto tempo dopo, che contengono il
racconto dell’ancella, trascritto e battezzato come Il racconto dell’ancella.
Le distopie affondano sempre le loro radici su una base di paure realmente percepite dalle
società che le generano. Ciò che spaventa di Il racconto dell’ancella è l’impressione generale
che il sovvertimento che porta al colpo di stato e al regime religioso di Galaad sia stato
rapidissimo. Come se una società sonnolenta e stanca, che potrebbe anche essere la nostra, da
un giorno all’altro si fosse svegliata in un nuovo Medioevo, dove le donne devono
esclusivamente assolvere al “loro destino biologico”, non possono leggere, lavorare o giocare.
Tutto è gerarchizzato, controllato e rigorosamente diviso in caste.
Nulla può sfuggire all’Occhio del regime e ogni deviazione contro l’ordine o la natura è
crudelmente punita. Lo smarrimento è evidente anche nel racconto di Offred, che spesso viene
quasi travolta dai ricordi della vita “com’era prima”. Alle volte il suo tentativo di non
dimenticare e le forti pressioni emotive cui è sottoposta giocano brutti scherzi: è allora che il
velo tra presente e passato diventa sottilissimo e la memoria si fonde con le percezioni del
presente, creando un mix narrativo di grande impatto.
Commuove vedere come qualcosa di semplice e “normale” possa assumere enorme
importanza.
Anche lo Stato più repressivo non riesce a schiacciare i desideri e da questo dipenderà la
possibilità e, forse, il successo di una ribellione. Mito, metafora e storia si fondono per sferrare
una satira energica contro i regimi totalitari. Ma non solo: c’è anche la volontà di colpire, con
tagliente ironia, il cuore di una società meschinamente puritana che, dietro il paravento di
tabù istituzionali, fonda la sua legge brutale sull’intreccio tra sessualità e politica. Quello che
l’Ancella racconta sta in un tempo di là da venire, ma interpella fortemente il presente.
Margaret Atwood è una delle voci più note della narrativa e della poesia canadese.
Laureata a Harvard, ha esordito a diciannove anni. Scrittrice estremamente prolifica, ha
pubblicato oltre venticinque libri tra romanzi, racconti, raccolte di poesia, libri per bambini e
saggi. Ha scritto, inoltre, sceneggiature per la radio e la televisione canadese.
Esordì nel 1961 con la raccolta di versi Double Persephone, alla quale seguì, nel 1964, Il gioco
del cerchio. Si tratta di opere nelle quali viene affrontato il tema dell’identità culturale
canadese, che sarà il filo conduttore anche delle raccolte poetiche successive, tra queste :
Procedure per il sotterraneo (1970), Storie vere (1981), Interlunare (1984). La condizione della
donna è invece al centro delle opere narrative, a partire dal romanzo La donna da mangiare
(1969), che diede all’autrice il successo internazionale. Tra gli altri romanzi: Lady Oracolo
(1976); Offesa corporale (1981); Il racconto dell’ancella (1986), un romanzo fantascientifico
dal quale Harold Pinter ha tratto la sceneggiatura per il film omonimo diretto da Volker
Schlöndorff (1990); La donna che rubava i mariti (1993); L’altra Grace (1996), che trae spunto
da un fatto realmente accaduto; L’assassino cieco (2001); L’anno del diluvio (2010); Per ultimo
il cuore (2016); Seme di strega (2017); Occhio di gatto (2018), Il canto di Penelope (2018), I
testamenti (2019), Oryx e Crake (già L’ultimo degli uomini, 2021).
Più volte candidata al Premio Nobel per la letteratura.
Vive a Toronto con il marito, il romanziere Graeme Gibbson, e la figlia Jesse. Ha riflettuto sulla
propria attività di scrittrice in Negoziando con le ombre (Ponte alle Grazie, 2003).
Margaret Atwood, Il racconto dell’ancella, Ponte alle Grazie, 2019
Possiamo, inoltre costruire, a partire dal testo, un itinerario di letture, incontri con
altri scritti, altre parole che invitano ad una riflessione sul nostro oggi:
Hanna Arendt, L’Umanità in tempi bui, Cortina Editore, 2019
Pat Barker, Il silenzio delle ragazze, Einaudi, 2019
Shoshana Zuboff, Il capitalismo della sorveglianza, Luiss UP, 2019
Donatella Di Cesare, Virus sovrano. L’asfissia capitalistica, Bollati Boringhieri, 2020
Antonella Viola, Danzare nella tempesta. Viaggio nella fragile perfezione del sistema
immunitario, Feltrinelli, 2021
Annalisa Cuzzocrea, Che fine hanno fatto i bambini, Piemme, 2021.
Nadia Nappo, Nuova vita a spazi e relazioni per la città post Covid, articolo di approfondimento
per l’incontro on line promosso da “La Città Felice”, Catania 27 febbraio 2021” (inserito nella
casella di Google-drive del nostro Laboratorio di lettura)
a cura di Veronica Bisesti; Luisella Bolla e Nadia Nappo