La lotta per il diritto alla casa delle sette famiglie di vico San Nicola al Nilo, nel pieno di quel centro storico già profondamente segnato dai processi di turistificazione, è sicuramente un esempio emblematico del bivio in cui si trovano le politiche per l’abitare nella nostra città. Famiglie povere legate a lavori precari, abitanti di lunga data del quartiere, con molti bambini che ne frequentano le scuole.
Lunedi incontreranno per la prima volta la nuova amministrazione comunale, proprietaria della struttura in cui vivono, per chiedere la regolarizzazione della loro posizione e la rimozione di un rischio di sgombero che pende da anni sulle loro teste.
Di fronte al rischio di esplosione del disagio abitativo in città, con oltre diecimila sfratti esecutivi previsti dalla Prefettura dopo il termine del blocco e la crisi pandemica (che pure non ha arrestato i processi speculativi sulla rendita immobiliare), sarà la prima occasione in cui capire quali saranno nel concreto le scelte politiche del nuovo Sindaco di Napoli e della sua giunta.
In questo quadro certo non bastano le litanie sulla gestione del debito e tantomeno naturalmente il rischio di dismissione del patrimonio comunale: servono politiche attive per il diritto alla casa dal comune al governo e alla regione, investimenti sul patrimonio abitativo pubblico e una regolamentazione che combatta l’esplosione della speculazione immobiliare e dalla rendita turistica. Ma prima di tutto serve affermare la prevalenza dei diritti sociali, il principio che vogliamo quartieri storici che non si svuotino dei loro abitanti, col dilagare di case vacanza e il food&wine che occupa qualunque spazio. Perciò il futuro abitativo di queste famiglie è un primo segno importante che non riguarda solo i diretti interessati.
In una città in cui latitano le strutture di accoglienza e che ad oggi è incredibilmente priva persino di una graduatoria attiva per l’accesso a case popolari (!) siamo in piazza per ribadire che diamo la priorità a Napoli su Napolilandia. Invitiamo tutte e tutti a venire in piazza perchè non di soli alberghi vive una città!