Sabato 12 febbrario 2022 | ore 20:30 | l’Asilo
Il concerto si svolgerà all’asilo
in teatro (terzo piano)
L’accesso sarà contingentato
Per chi vuole e può si potrà lasciare una sottoscrizione libera.
Prendiamoci cura di tutt*
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Gaia Mobilij
incontra gli artisti visivi:
Luca Serafino, Mariavittoria Rossi, Oscar Javier Montenegro Huerta, Valeria Luganskaya.
Gaia Mobilij è una polistrumentista ,cantante e compositrice di origini pescaresi.
La musica ha sempre fatto parte della sua vita sin da piccola, è sempre stata una cosa naturale e spontanea, una necessità.
Le ultime esperienze l’hanno portata a comporre qualcosa di più personale, sintesi di tutte le sue esperienze umane e musicali.
Nel suo ultimo solo show riesce a mescolare suoni provenienti da varie parti del globo .Alternando fisarmonica, voce, sintetizzatore, ukulele, tamburo a cornice e utilizzando la loop station per riprodurre atmosfere, lo show trascina il pubblico in atmosfere surreali e oniriche e in una direzione progressiva e psichedelica.
L’artista pescarese, dopo una formazione classica in pianoforte, dal 2005 ha viaggiato e vissuto in vari posti del mondo condividendo la sua musica e assorbendo i suoni di varie tradizioni, tra cui la Rom dell’Europa dell’Est , la ,musica latina tra Messico e Colombia , e per ultimo la musica classica Hindustani dell’India .
Dopo aver eseguito innumerevoli concerti con i propri progetti musicali e diverse collaborazioni in diversi paesi (festival come New York Gypsy Festival, Glastonbury Festival, Womex night in SWSX Festival, ecc.), in questo ultimo anno ha debuttato con il suo WORLD ELECTRO & PSYCHEDELIC GYPSY SOLO SHOW
In Geografie del Suono #65 Gaia incontrerà de* artist* visiv* che intorno a lei creeranno dei live painting. Così la performance musicale di Gaia diventerà parte di una installazione viva.
Le artiste:
– Luca Serafino: Attivo in diversi campi creativi quali: Illustrazione, grafica, poster e stencil art, scenografia e architettura d’interni. La sua ricerca artistica trova il suo presupposto nel confronto con l’altro, il diverso da sé. Negli ultimi anni la cifra stilistica si è evoluta, diventa più incisiva e a tratti violenta. Una “non violenza artistica” che permette di sublimare quel dionisiaco collettivo e di convertire rabbia e frustrazione in un grido, una richiesta d’aiuto in cui chiunque possa calarsi, riflettere ed empatizzare.
-Valeria Luganskaya è un’artista, pittrice, performer. Attualmente studia presso l’Accademia di Belle Arti di Napoli. Attualmente sta studiando la pittura di periodi precedenti per accumulare e creare il suo linguaggio pittorico contemporaneo della modernità, e sta anche facendo ricerche sul narcisismo nell’arte contemporanea.