I dati dell’Istat sulle prospettive dell’economia italiana per i prossimi anni e sull’andamento della povertà nel nostro paese non sono positive. La pandemia ha profondamente alterato le scelte e le possibilità di produzione, investimento e consumo e il funzionamento del mercato del lavoro, evidenziando le fortissime disparità economiche, culturali e sociali che già caratterizzavano il sistema-paese nel suo complesso.
La ripresa non ha mai avuto realmente inizio e, dal 2008, un sempre maggior numero di italiani/e – indipendentemente da formazione, reddito, area geografica – ha vissuto condizioni di deprivazione economica o sociale e precarietà lavorativa. Chiunque abbia attraversato e attraversi le esperienze degli spazi liberati e dei beni comuni napoletani ha una conoscenza diretta – al di là di eventuali esperienze personali – di cosa producano queste differenze e di come queste siano determinanti per la vita di migliaia di persone.
I disoccupati e le disoccupate del Movimento di Lotta – Disoccupati 7 Novembre. Il Movimento nacque in quella data e precisamente il 7 novembre del 2014, quando un gruppo di disoccupati/e e precari/ie di Napoli e dell’Area Flegrea contestò duramente il premier Matteo Renzi. Il “rottamatore” intendeva presentare il piano di riqualificazione urbana – secondo princìpi speculativi e privatizzanti – dell’ex-area Italsider all’interno della Fondazione Idis/Città della Scienza, sita in via Coroglio a Bagnoli. I/le disoccupati/e, assieme ad abitanti e militanti flegrei e del quartiere, chiedevano la possibilità di interloquire con le istituzioni sul presente e futuro della città e dell’area, in particolare proponendo l’introduzione di inedite clausole sociali per il lavoro – una forma di indennizzo per la popolazione dopo la mancata bonifica, l’immobilismo post-chiusura del polo siderurgico e le vittime dell’inquinamento della fabbrica.
La risposta non solo fu di diniego, ma spinse i manifesti a chiedere con maggior vigore di essere ricevuti. A questa veemenza rispose la repressione, con gravi tafferugli che determinarono la presa di posizione popolare nella questione della bonifica dell’area Italsider – successivamente posta dallo stesso Renzi sotto commissariamento e affidata a un soggetto attuatore, riconosciuto in Invitalia SpA. Da allora ha avuto inizio il percorso del Movimento di Lotta – Disoccupati 7 Novembre: un percorso che, nonostante le tante promesse delle diverse istituzioni, non si è ancora concluso.
L’ultimo passaggio della vertenza del Movimento di Lotta – Disoccupati 7 Novembre è stato la convocazione di un tavolo interistituzionale di confronto sulle tematiche del lavoro, la cui costruzione è costata centinaia di multe e di denunce ai disoccupati e alle disoccupate del Movimento.
Il tavolo si è tenuto il 9 giugno, a Napoli e ha visto coinvolti il Direttore Generale dei rapporti di lavoro e delle relazioni industriali del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, dott. Romolo de Camillis, il Dirigente della Direzione Generale per l’Istruzione, la Formazione, il Lavoro e le Politiche Giovanili della Regione Campania, dott.ssa Maura Formisano, il Capo di Gabinetto della Città Metropolitana, dott. Pietro Rinaldi, l’Assessore alle politiche del lavoro, innovazione e autonomia della città del Comune di Napoli, dott. Giovanni Pagano e una delegazione del Movimento di Lotta – Disoccupati 7 Novembre, a sua volta in presidio con solidali in p.zza del Plebiscito, all’esterno della Prefettura di Napoli. Un report è stato pubblicato sul sito istituzionale della Prefettura.
Il tavolo si è concluso con la necessità di un approfondimento della tematica del lavoro e si è riaggiornato a due settimane. La vertenza e il suo percorso sono ancora lunghi, ma i/le disoccupati/e non si fermeranno. Le realtà degli spazi liberati e beni comuni in uso civico collettivo sono attivamente solidali con il Movimento di Lotta – Disoccupati 7 Novembre, ospitandone le assemblee itineranti, gli sportelli informativi (in particolare presso lo Scugnizzo Liberato, Villa Medusa – Casa del Popolo e il CAP 80126) e sostenendo gli appuntamenti pubblici indetti. È possibile seguire le iniziative del Movimento di Lotta – Disoccupati 7 Novembre e iscriversi a esso sulla pagina Facebook e sul canale Instagram omonimo.