L’Osservatorio cittadino permanente sui beni comuni della città di Napoli è un organo consultivo partecipato, nominato dal Sindaco attraverso un avviso pubblico destinato a coinvolgere persone competenti ma anche attive in prima persona nei processi partecipativi e nei beni comuni, a Napoli e oltre. Si tratta, dunque, di un organo che tende a integrare e far dialogare con l’amministrazione i saperi provenienti dall’esperienza diretta e dalle pratiche, nella convinzione che possa servire a rendere l’azione amministrativa più vicina ai bisogni di chi abita la città e rivendica voce nei processi decisionali.
L’organo si compone di 11 membri/e, e ha il compito di:
- promuovere una mappatura dei beni inutilizzati o sottoutilizzati che potrebbero essere destinati a uso sociale e a processi di partecipazione;
- contribuire all’elaborazione delle dichiarazioni di uso civico, sostenendo l’autonormazione delle comunità di riferimento;
- promuovere il confronto pubblico tra le realtà sociali protagoniste della rigenerazione urbana per sviluppare insieme proposte sull’uso sociale e collettivo del patrimonio pubblico;
- raccogliere insieme agli assessorati competenti le istanze per l’uso temporaneo e l’uso civico dei beni da valorizzare;
- esprimere valutazioni sulle proposte della Giunta comunale aventi ad oggetto beni comuni, democrazia partecipativa, neomunicipalismo e diritti fondamentali come il diritto alla casa e all’abitare;
- diventare un luogo di confronto permanente sia nell’istituzione cittadina sia nella città tutta, al fine di agevolare visioni condivise su metodologie e pratiche di riattivazione della cittadinanza in senso democratico ed orizzontale.
Come è nato
L’Osservatorio è stato istituito nel 2013, ma le sue funzioni e la sua composizione sono state modificate in seguito al Decreto del Sindaco n. 55 del 08/03/2018 , al fine di renderlo più vicino alle realtà cittadine attive nei beni comuni e nella partecipazione.
La nuova configurazione nasce da una spinta della rete napoletana dei beni comuni, confluita a partire dal 2015 nel movimento Massa Critica Napoli, nato prima delle elezioni con lo scopo di costruire un percorso di discussione pubblica assembleare per dare un’agenda politica per la città, chiunque sarebbe stato il sindaco successivo. Questo movimento, che rivendicava maggiore spazio decisionale per gli e le abitanti nelle istituzioni, ha incontrato un’amministrazione aperta al dialogo con le nuove forme partecipative. Dopo un lungo percorso di pressione e negoziazione, è stato costituito infine l’Osservatorio, come strumento di controllo e impulso democratico sugli atti del Comune riguardanti democrazia, beni comuni e diritti fondamentali.
Esempi di attività dell’Osservatorio
L’Osservatorio, nella sua attuale composizione, conta quasi … anni di attività, e si è occupato di una varietà di temi riguardanti il dialogo pubblico, di propria iniziativa, su richiesta dell’Amministrazione o su impulso delle comunità dei beni comuni e altre realtà cittadine. Ad esempio:
- ha accompagnato la scrittura delle dichiarazioni d’uso civico e collettivo urbano [link] delle comunità di Villa Medusa, ex Lido Pola e Scugnizzo Liberato, dando parere positivo al loro riconoscimento da parte del Comune di Napoli;
- ha ricevuto l’istanza per il riconoscimento delle Monachelle come bene comune, supportando la comunità nel percorso di uscita del bene dalle dismissioni;
- ha supportato l’amministrazione nei rapporti con i beni comuni, svolgendo un ruolo consultivo rispetto alle progettazioni e ai lavori avviati nei beni comuni;
- ha svolto un ruolo di supporto nell’applicazione delle regole imposte dall’emergenza Covid-19, individuando strategie legali e amministrative per salvaguardare nella massima misura possibile la finalità sociale e culturale dei beni comuni;
- ha rappresentato uno spazio di dialogo su nuovi terreni di elaborazione del tema dei beni comuni, con riferimento agli ‘archivi bene comune’ e alle politiche di open data;
- su impulso dei beni comuni, a livello cittadino e nazionale [link ai report della rete nazionale], ha contribuito alla stesura del Piano Urbanistico Comunale, rafforzando i profili strategici riguardanti la mappatura e la tutela dei beni comuni.
In generale, l’organo resta sempre aperto alle istanze e questioni di cittadini/e e abitanti, attraverso il suo indirizzo email istituzionale: osservatorio.benicomuni@comune.napoli.it.
Prospettive di ricerca nell’Osservatorio
L’Osservatorio ha una funzione di ricerca, che mobilita competenze scientifiche per finalità che contribuiscono alla tutela e alla promozione dei beni comuni. In particolare, queste attività si riferiscono alle forme giuridiche di tutela dei beni comuni a livello locale e nazionale, all’integrazione dei processi di autonormazione nelle politiche locali, all’emersione della ‘redditività civica’ dei beni comuni, con finalità di non mercificazione e riconoscimento dell’uso civico da parte delle istituzioni.
Per saperne di più:
Il Report di fine primo mandato dell’Osservatorio permanente sui beni comuni della Città di Napoli
Il sostegno dell’Osservatorio all’autonormazione dei beni comuni
Il parere della law clinic “Salute, Ambiente e Territorio” dell’Università di Perugia, investita dall’Osservatorio sui temi di beni comuni e abitare
Il parere dell’Osservatorio sulla Delibera 424/2021 di presa d’atto delle dichiarazioni d’uso di cinque spazi
La lettera dell’Osservatorio a sostegno di TerraNostra Bene Comune
L’Osservatorio in tempi di Coronavirus
Il vademecum dell’Osservatorio per le attività di solidarietà in tempi di Coronavirus
Il parere dell’Osservatorio sulla delibera in merito all’apposizione di “panchine letterarie” in città