Categorie
Ex-Opg Je so' pazzo Progetti Riflessione teorica Scugnizzo Liberato

Tornare a progettare il futuro: i tavoli di architettura e il percorso di Ad Uso Civico e Collettivo

di Gaetano Quattromani Questo articolo della serie che approfondisce le traiettorie di co-progettazione Ad Uso Civico e Collettivo, il percorso collettivo mirato a delineare le condizioni per e a programmare […]

Categorie
Progetti

Mappare ed esplorare i quartieri: Ad Uso Civico e Collettivo e l’immaginazione della città possibile

di Gaetano Quattromani Tra la fine del mese di dicembre e l’inizio di novembre del 2022, nell’ambito del percorso di co-progettazione Ad Uso Civico e Collettivo, le figure esperte del […]

Categorie
Progetti

Il progetto Ad Uso Civico e Collettivo: i beni comuni e la sfida dell’abitare la complessità

di Gaetano Quattromani Il progetto “Ad Uso Civico e Collettivo”, che ha avuto corso a Napoli dal 6 ottobre al 23 gennaio 2023, è stato un processo di design collettivo […]

Categorie
Uncategorized

Ad uso civico e collettivo – percorso di progettazione partecipata per due Beni Comuni

Condividiamo il comunicato della Giunta comunale di Napoli sul processo partecipativo legato all’arrivo dei fondi pubblici per la riqualificazione di due Beni Comuni: Ex OPG – Je so pazzo e […]

Categorie
Ex-Opg Je so' pazzo Progetti Riflessione teorica Scugnizzo Liberato

Cosa ne facciamo di questi spazi? I laboratori d’ideazione, le idee, il porsi delle sfide, gli archetipi e la ricerca di soluzioni come ingredienti della pratica dell’immaginazione

di Gaetano Quattromani I laboratori d’ideazione del percorso di co-progettazione Ad Uso Civico e Collettivo si sono tenuti presso l’Ex-Opg – Je so’ pazzo e lo Scugnizzo Liberato il 13 […]

Categorie
Riflessione teorica

SE PER REPUBBLICA È DANNO ERARIALE, PER I BENI COMUNI È REDDITIVITÀ CIVICA!

Spazi come i Beni Comuni ad Uso Civico e Collettivo, attaccati in questi giorni sui giornali, hanno rappresentato un vero e proprio sistema di mutualismo e cooperazione civica, che non deve intendersi come sostitutivo delle forme di welfare che restano responsabilità pubblica. Auspichiamo un confronto con l’amministrazione della città sulla base dei punti di indirizzo che nel testo sintetizziamo, disponibili come sempre a ragionare insieme.