Ubicato in Salita Pontecorvo 46, nel quartiere Avvocata del centro storico di Napoli, lo Scugnizzo Liberato è un laboratorio di mutuo soccorso nato il 29 settembre del 2015, con la riappropriazione dal basso da parte della rete di attivisti Scacco Matto e degli abitanti del quartiere dell’ex carcere minorile G. Filangieri, già ex convento delle Cappuccinelle, abbandonato nel 1999.
Oggi lo Scugnizzo è animato da una comunità aperta, orizzontale ed inclusiva che rifiuta ogni forma di fascismo, razzismo, sessismo, sfruttamento ed emarginazione. La comunità di abitanti che autogoverna il bene comune si dedica quotidianamente alla cura e alla rigenerazione degli spazi dell’ex carcere e all’organizzazione delle attività di carattere educativo, culturale e sociale che vengono svolte all’interno.
Dal 2016 lo Scugnizzo Liberato è uno degli spazi liberati riconosciuti come beni comuni ad uso civico e collettivo dal Comune di Napoli. La comunità di abitanti che cura lo spazio è impegnata in quattro principali ambiti di attività: quello dell’autogoverno e della sperimentazione di economie alternative; la produzione culturale indipendente; l’autorecupero e l’architettura partecipata; il mutualismo e la tessitura di nuovi rapporti sociali solidali e orizzontali.
Cosa si fa allo Scugnizzo Liberato?
Negli anni allo Scugnizzo si sono svolte centinaia di iniziative tra concerti, spettacoli, festival artistici, presentazioni di libri e tanto altro. Nello spazio convivono attività eterogenee, con vocazione culturale, sociale, lavorativa e sportiva. All’interno della struttura si trovano infatti un teatro, una palestra popolare, una mensa sociale e un guardaroba solidale (organizzati dall’associazione Nessuno Escluso) spazi di lavoro condiviso e botteghe artigianali, uno spazio per il supporto alla genitorialità, una biblioteca, un archivio, un giardino, un cortile per far giocare bambini e bambine.
Sul campo da calcio dello Scugnizzo Liberato si allenano i ragazzi e le ragazze dello Spartak San Gennaro, un progetto di scuola calcio popolare nato nel quartiere di Montesanto, basato su un’idea diversa di sport – accessibile per tutti e tutte, fondata sui valori della solidarietà, dell’autogestione e dell’antirazzismo – e frutto della cooperazione di altre realtà di mutuo soccorso attive nella zona, come lo Sgarrupato e il DAMM.
Le due principali esperienze artistiche nate all’interno dello Scugnizzo sono il festival musicale NaDir, organizzato negli scorsi anni dall’omonimo collettivo, e il festival mediterraneo di fumetto e autoproduzioni a stampa UE’ Fest.
Infine nello Scugnizzo Liberato il mondo dei beni comuni urbani ha incontrato quello del calcio popolare di strada. Da questo incontro sono nate le due edizioni del torneo di calcio a cinque Scugnizzo Cup.
Ogni sabato si riunisce in un’assemblea di gestione e in questa sede vengono tutte le decisioni. È possibile prendervi parte se si desidera conoscere qualcuno dei progetti svolti nella struttura, proporne di nuovi, o semplicemente condividere spazi e attività con una comunità eterogenea e solidale.
I principali riferimenti dello Scugnizzo Liberato sono la pagina Facebook dello spazio e l’indirizzo mail scugnizzoliberato.na@gmail.com.
È inoltre possibile seguire lo Scugnizzo Liberato anche su Instagram, Twitter, e sul sito internet www.scugnizzoliberato.org.